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Quali sono le vaccinazioni obbligatorie?

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Conoscere quali sono le vaccinazioni obbligatorie è fondamentale per proteggere la salute individuale e pubblica.

Grazie alle vaccinazioni è, infatti, possibile prevenire numerose malattie infettive, alcune delle quali possono avere gravi conseguenze per la salute e possono essere letali.

Il Decreto Vaccini del 07 giugno 2017 ha ampliato il numero di vaccinazioni obbligatorie per l’infanzia e l’adolescenza da quattro a dieci, con l’obiettivo di contrastare la diminuzione costante delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, portando la copertura vaccinale media al di sotto del 95% dal 2013.

Questa è la soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire l’immunità di gregge, in modo da proteggere anche coloro che non possono essere vaccinati per motivi di salute.

Vediamo, dunque, insieme con quali scadenze affrontare le vaccinazioni obbligatorie al fine di proteggere la propria salute e quella degli altri, soprattutto pensando ai soggetti più vulnerabili, come neonati e anziani.

Vaccini obbligatori per neonati

vaccini obbligatori per i neonati, previsti nel primo anno di vita, sono di fondamentale importanza per l’immunizzazione contro alcune delle più importanti malattie prevenibili. Sono somministrati in cicli di base, che richiederanno poi, per lo più, una dose di richiamo nel secondo anno.

Ecco, dunque, quali sono le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, secondo il piano vaccinale previsto dal Ministero della Salute, per il primo anno, insieme alle relative dosi di richiamo e tempistiche:

  1. esavalente (anti difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo B e epatite B);
  2. anti-pneumococco;
  3. anti-meningococco B;
  4. anti-rotavirus;
  5. anti-influenzale.

La vaccinazione esavalente è obbligatoria e gratuita e consiste di due dosi al 3° e 5° mese di vita del neonato. Protegge contro 6 agenti infettivi: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo B ed epatite B. È prevista la terza dose di richiamo tra l’11° e il 13° mese.

Anche la vaccinazione anti-pneumococco viene somministrata in tre dosi, al 3°, 5° e 11° mese, ed è raccomandata e gratuita in età neonatale. Per questo vaccino si raccomanda la somministrazione simultanea con il vaccino esavalente, ma in sede anatomica diversa.

La vaccinazione anti-meningococco B, anch’essa raccomandata e gratuita, si effettua in due o tre dosi per il ciclo primario, a seconda dell’età del neonato alla prima somministrazione. Una dose di richiamo (terza o quarta) deve essere programmata, a partire dal secondo anno d’età, in base alla data di completamento del ciclo primario. Può anche essere somministrata insieme alle altre vaccinazioni previste per l’età.

L’anti-rotavirus, in 2 o 3 dosi, in funzione del vaccino utilizzato, è somministrato per via orale. È raccomandata universalmente a tutti i bambini a partire dalla 6° settimana di vita ed è co-somministrabile con le altre vaccinazioni previste per l’età. Il ciclo vaccinale dovrebbe essere completato entro le prime 24 o le 32 settimane di età. Anche in questo caso si tratta di una vaccinazione non obbligatoria, ma raccomandata e gratuita.

Infine, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a partire dai 6 mesi ed è gratuita per i bambini appartenenti a gruppi a rischio.

Obbligo vaccinale per la scuola

Il secondo obbligo vaccinale per i bambini coincide col periodo concomitante con l’inizio della scuola elementare.

In questa fase di vita le vaccinazioni fatte in età neonatale potrebbero non essere più efficaci e c’è un rischio maggiore di esposizione a malattie infettive. Effettuare, dunque, il richiamo delle vaccinazioni all’ingresso della scuola elementare è un modo per proteggere il bambino e la sua salute, oltre che per prevenire la diffusione di malattie infettive nella comunità scolastica.

Ecco, quindi, le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per la scuola:

  1. anti difterite, tetano, pertosse, poliomielite;
  2. anti-morbillo-parotite-rosolia e anti-varicella;
  3. anti-influenzale.

La vaccinazione contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite è obbligatoria, gratuita e va fatta di nuovo quando i bambini entrano nella scuola elementare, cioè tra i 5 e i 6 anni di età. È consigliabile effettuare vaccini combinati, come ad esempio il DTP-IPV, che possono essere somministrati in poche iniezioni.

Tra i 5 e i 6 anni di età, è necessario somministrare anche la seconda dose dei vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella. Questi vaccini sono obbligatori, gratuiti e possono essere somministrati con una sola iniezione combinata (MPRV) oppure due iniezioni separate (MPR e varicella). È possibile effettuare la vaccinazione contemporaneamente al richiamo pre-scolare per difterite, tetano, pertosse e poliomielite, riducendo il numero di iniezioni necessarie.

La vaccinazione antinfluenzale, infine, è un’opzione raccomandata per i bambini a partire dai 6 mesi di vita. È particolarmente importante per i bambini che appartengono a gruppi a rischio, come quelli con malattie croniche o che hanno deficit del sistema immunitario.

Per questi gruppi di bambini il vaccino antinfluenzale è gratuito e può essere effettuato, preferibilmente prima dell’inizio della stagione influenzale. In questo modo è possibile prevenire la diffusione dell’influenza tra i piccoli e proteggerli dalle complicanze dell’infezione.

Vaccini obbligatori da adulti

Al contrario di quanto stabilito per i bambini, al momento non esistono vaccinazioni obbligatorie per gli adulti in Italia. Tuttavia, ci sono alcune vaccinazioni fortemente raccomandate, soprattutto per alcune categorie di persone, come:

  • anziani;
  • soggetti immunodepressi;
  • operatori sanitari.

Teniamo, innanzitutto, presente il fatto che alcune vaccinazioni nel tempo necessitano di un richiamo. È questo il caso del vaccino contro la difterite, il tetano e la pertosse, importante anche per gli adulti e che deve essere ripetuto con una dose di richiamo ogni 10 anni con dosaggio per adulto.

Per coloro che non hanno contratto il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella, e non hanno ricevuto la vaccinazione corrispondente, è anche consigliato il relativo vaccino per eliminare la suscettibilità a queste malattie anche nella popolazione adulta. Soprattutto il morbillo e la rosolia congenita sono considerati una priorità per la sanità pubblica non solo in Italia, ma in tutta la regione europea dell’OMS.

Pertanto, coloro che non hanno precedentemente contratto la malattia o ricevuto la vaccinazione devono essere vaccinati con due dosi.

Infine, la vaccinazione antinfluenzale è altamente consigliata per le persone tra i 60 e i 64 anni e può essere somministrata gratuitamente, soprattutto in concomitanza della circolazione simultanea dell’influenza e del virus SARS-CoV-2.

Oltre a ridurre le complicanze dell’influenza nei soggetti a rischio e il numero di accessi al pronto soccorso, la vaccinazione aiuta a semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti di COVID-19, considerando che i sintomi delle due infezioni possono essere simili.

Per questa ragione, secondo la circolare ministeriale, col sopraggiungere dei nuovi ceppi influenzali, in concomitanza dell’autunno, prende avvio regolarmente la campagna vaccinale antinfluenzale per i soggetti a rischio.

È, dunque, importante consultare il proprio medico di famiglia o il pediatra per ricevere tutte le informazioni necessarie e decidere quali vaccinazioni sono più appropriate per la propria salute e la propria fascia d’età.

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