I probiotici sono sempre più popolari nel mondo della salute e del benessere. Perciò è importante capire cosa sono esattamente e a cosa servono.
In breve, si tratta di microrganismi vivi che possono avere un effetto positivo sulla salute del nostro corpo.
Molte persone si rivolgono ai probiotici per prevenire e trattare numerose patologie, tra cui i problemi digestivi e intestinali. Questi microrganismi benefici possono, infatti, aiutare a ridurre l’infiammazione, migliorare la funzione intestinale e rafforzare il sistema immunitario.
In questo articolo, esploreremo più a fondo il loro ruolo nella salute e nel benessere, e come possono essere utili per affrontare alcuni problemi comuni come reflusso e gastrite, pancia gonfia e colon irritabile.
Reflusso e gastrite
I probiotici hanno un ruolo importante nel contrastare i sintomi di reflusso gastroesofageo e gastrite, due disturbi gastrointestinali comuni che possono causare fastidi significativi e persino dolore, quali:
- sapore amaro in bocca;
- salivazione abbondante;
- bruciore gastrico;
- sensazione di nodo alla gola;
- tosse;
- mal di gola;
- ulcere;
- dolore toracico;
- esofagite;
- stenosi delle pareti dell’esofago.
Il reflusso gastroesofageo è causato dal reflusso dell’acido dello stomaco nell’esofago, il tubo che collega la gola allo stomaco, mentre la gastrite è l’infiammazione della mucosa gastrica nello stomaco, spesso causata dall’infezione da batteri Helicobacter pylori o da un uso eccessivo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
Entrambe sono condizioni che colpiscono moltissimi individui, a partire in genere dai 35-40 anni.
Gli antiacidi e gli inibitori della pompa protonica sono i rimedi più comuni per il rigurgito gastroesofageo, ma purtroppo possono avere effetti negativi sul microbioma orale e intestinale.
Recenti studi recenti hanno dimostrato, però, che i probiotici possono rappresentare un valido supporto nella terapia del reflusso gastroesofageo. Contrariamente all’opinione diffusa fino a non molti anni fa, l’azione dei probiotici non si limita esclusivamente all’intestino. Sopravvivendo, infatti, al processo digestivo, questi batteri buoni possono offrire numerosi benefici anche alle mucose dell’esofago e dello stomaco.
I probiotici possono, infatti, aiutare a ridurre sia l’infiammazione nell’esofago che dello stomaco, migliorando l’equilibrio batterico nell’intestino e le sue funzioni. Oltre a favorire una digestione sana e diminuire l’infiammazione, migliorano l’assorbimento dei nutrienti, contribuendo a rafforzare il sistema immunitario.
Pancia gonfia
La pancia gonfia è un disturbo comune che può essere causato da numerosi fattori, come:
- cattiva alimentazione;
- stress;
- disbiosi intestinale;
- consumo eccessivo di cibi ricchi di carboidrati e zuccheri.
A questo sintomo fastidioso i probiotici possono porre rimedio in modo efficace. In sinergia con la flora batterica intestinale, essi aiutano a mantenere un equilibrio sano nell’intestino e a contrastare l’infiammazione e la disbiosi.
Infatti i probiotici, in qualità di batteri buoni, aiutano a decomporre gli alimenti in modo più efficiente, favorendo l’assorbimento dei nutrienti e la riduzione dei gas intestinali che causano gonfiore e flatulenza.
Inoltre, i probiotici possono ridurre l’infiammazione nell’intestino: una delle principali cause della pancia gonfia. Grazie alla loro azione anti-infiammatoria, i probiotici aiutano a ridurre il gonfiore addominale e il dolore ad esso associato.
Va ricordato che non tutti i probiotici sono uguali e che per ottenere i massimi benefici è importante scegliere il prodotto giusto. Alcune specie di batteri sono particolarmente efficaci nel contrastare la pancia gonfia, ma per una massima efficacia deve essere individuato il probiotico o la combinazione di probiotici più indicata per il paziente.
Colon irritabile
Il colon irritabile è una patologia cronica del tratto gastrointestinale che colpisce moltissime persone. I sintomi possono variare da persona a persona, ma generalmente comportano:
- crampi addominali;
- gonfiore;
- diarrea e/o stitichezza.
Questi disturbi possono essere molto fastidiosi e influire sulla qualità della vita.
L’assunzione di probiotici può, però, essere un aiuto efficace per alleviarne i sintomi. Una volta ingeriti, i probiotici si stabiliscono nell’intestino e lavorano per mantenere un equilibrio tra i batteri benefici e quelli dannosi, contribuendo a ridurre l’infiammazione e a mantenere l’intestino in buona salute.
I probiotici possono anche essere utili per prevenire la diarrea associata all’uso di antibiotici. Alcune terapie, come appunto quelle antibiotiche, distruggono i batteri buoni e cattivi nell’intestino, lasciando spazio ai batteri nocivi. In questi casi, l’assunzione di probiotici aiuta a ripristinare l’equilibrio batterico nell’intestino e a prevenire la diarrea.
Questi batteri buoni sono disponibili sotto forma di integratori. Possono essere scelti in modo generico o, per garantirne la massima efficacia, in modo specifico mediante un test mirato a identificare patologie e necessità dell’organismo del paziente.
In ogni caso, è importante individuare un integratore di probiotici di qualità da una fonte affidabile, assicurandoci di scegliere un prodotto con una varietà di ceppi di probiotici per massimizzare i benefici.
Va precisato che ricorrere a un test genetico del microbiota, per individuare l’integratore di probiotici più adatto, permette di prevenire e risolvere i problemi di salute in modo più efficace e duraturo.
Dati i molteplici benefici di questi batteri buoni, anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) li considera un elemento fondamentale per il nostro benessere, definendoli in base alle loro caratteristiche e proprietà.