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Quanto tempo è valida una ricetta medica?

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Conoscere per quanto tempo è valida una ricetta medica è fondamentale sia per i pazienti che per i farmacisti, poiché indica il periodo di tempo durante il quale il farmaco prescritto o la prestazione medica possono essere acquistati o prenotati.

La validità della ricetta medica è, quindi, importante per garantire che il paziente stia acquistando un medicinale sicuro e adatto alle sue necessità del momento o pertinente con la durata della cura. In questo senso, possiamo dire che la validità della ricetta medica protegge i pazienti dall’acquisto di farmaci non appropriati alla loro condizione.

Sono 2 i fattori specifici che incidono sulla validità della ricetta:

  • tipologia di farmaco;
  • norme locali.

È bene sapere che la sua validità dipende dalla tipologia del farmaco prescritto e di conseguenza dal tipo di ricetta utilizzata. Ecco perché la sua validità che in genere è compresa tra tra 30 giorni e 1 anno, in alcuni casi può avere scadenza più o meno lunga.

Ad esempio, se il paziente ha bisogno di un farmaco a lungo termine, la validità della ricetta medica può essere estesa. Al contrario, se il farmaco prescritto è per una condizione temporanea o se il paziente ha bisogno di un follow-up regolare con il medico, la validità della ricetta medica è più breve.

Inoltre, la validità della ricetta medica può essere influenzata da regolamenti e leggi locali.

Vediamo ora più nello specifico come varia la validità della ricetta medica in base alla sua tipologia, con particolare attenzione alla ricetta bianca ed elettronica.

Ricetta bianca

La ricetta bianca è una tipologia di ricetta medica che può essere prescritta da qualsiasi chirurgo abilitato senza la necessità di una convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo perché ciò che viene prescritto è a carico del cittadino.

Si tratta, infatti, di medicinali non coperti dalla sanità pubblica, ma che richiedono prescrizione medica, perché il loro consumo può avere conseguenze negative sulla salute del paziente, o di esami e prestazioni specialistiche non indispensabili, ma di cui il cittadino ha necessità, come visite dermatologiche, allergologiche, dentistiche.

La ricetta bianca si differenzia dalle altre per alcune caratteristiche:

  • libertà nella scelta del tipo di carta, anche non necessariamente bianca;
  • possibilità di essere prescritta da qualsiasi chirurgo abilitato non convenzionato;
  • possibilità di essere scritta sia in formato fisico che digitale;
  • non deve necessariamente indicare il nome del paziente, ma deve riportare il suo codice fiscale e luogo, data e firma del medico prescrivente.

Come anticipato, va precisato che non è obbligatorio che una ricetta medica bianca sia scritta su carta effettivamente bianca, ma essendo la più comunemente utilizzata, da essa prende il nome.

Ma veniamo alla validità della ricetta bianca. Innanzitutto essa può essere:

  • ripetibile;
  • non ripetibile.

La ricetta ripetibile viene utilizzata per prescrivere un farmaco che può essere dispensato più volte alla stessa persona in un certo periodo. Secondo la legge, una confezione di farmaco prescritta con ricetta ripetibile può essere venduta fino a 10 volte nell’arco di 6 mesi, salvo diversa indicazione da parte del medico. Per questo motivo, il farmacista restituisce ogni volta la ricetta al cittadino.

Nel caso in cui il medico prescriva sulla stessa ricetta più di una confezione del farmaco, la ripetibilità decade e si può ritirare solo quel quantitativo in un’unica volta. Fanno eccezione le sostanze stupefacenti e quelle psicotrope, come ad esempio i farmaci per curare l’ansia, l’insonnia o la depressione, per le quali la ripetibilità è limitata a 3 volte in 30 giorni.

La ricetta non ripetibile, invece, viene utilizzata per prescrivere un farmaco in quantità sufficiente per la terapia, da ritirare in una sola volta entro 30 giorni. È utilizzata per quei medicinali che, con un uso prolungato, potrebbero causare dei rischi per la salute. Perciò, in questo caso, il farmacista ritira la ricetta al momento della consegna del medicinale.

Ricetta elettronica

La ricetta elettronica o dematerializzata è un innovativo sistema di prescrizione per i farmaci a carico del Sistema Sanitario Nazionale a cui i medici comunicano la prescrizione effettuata mediante un processo codificato contraddistinto dal Numero di Ricetta Elettronica (NRE), autorizzando i cittadini ad accedere a farmaci o servizi.

La ricetta elettronica offre numerosi benefici al Servizio Sanitario Nazionale, tra cui:

  1. riduzione dei costi;
  2. diminuzione di incomprensioni dovute alla scrittura a mano;
  3. tracciabilità delle spese sanitarie;
  4. ottimizzazione dei tempi;
  5. sostenibilità grazie alla riduzione dell’utilizzo di carta.

Per quanto riguarda la validità, la ricetta elettronica per il ritiro o acquisto di medicinali in farmacia ha validità di 30 giorni dalla data di prescrizione. Una volta trascorso questo termine, la ricetta non è più considerata valida e i farmaci prescritti non possono più essere erogati.

La ricetta per la prescrizione di prestazioni di specialistica e diagnostica ambulatoriale, invece, ha una validità di 1 anno dalla data di emissione, ovvero, il paziente ha a disposizione un anno di tempo per effettuare gli esami specialistici o diagnostici prescritti dal medico, senza dover richiedere una nuova ricetta.

Visti i numerosi vantaggi, dopo l’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2020 e il successivo DL n. 198 del 29 dicembre 2022 (decreto Milleproroghe), la ricetta dematerializzata è diventata la forma di prescrizione più diffusa legata al SSN.

Dobbiamo, però, sottolineare che il sistema di prescrizione italiano non è ancora completamente dematerializzato poiché si basa ancora sulla stampa di promemoria cartacei.

Inoltre, la gestione della ricetta elettronica rappresenta una nuova modalità di lavoro per le farmacie. Ecco perché è fondamentale affidarsi a consulenti, come Felia, che offrono formazione dei farmacisti per garantire un servizio di qualità ai pazienti.

La nostra società, che si occupa da oltre 15 anni di gestione farmaceutica, offre corsi di formazione per supportare i farmacisti nell’acquisizione delle competenze necessarie per utilizzare al meglio la ricetta elettronica e conoscere l’uso corretto dei vari tipi di ricetta.

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